Perché il ferro di cavallo porta fortuna?
Il ferro di cavallo è l’oggetto beneaugurante più conosciuto in assoluto. Ma vi siete mai chiesti il perché?
In realtà i motivi sono molteplici e mutano a seconda del luogo d’origine e del tempo storico.
In Turchia il ferro di cavallo si crede abbia un effetto benefico perché è a forma di mezzaluna: simbolo della dea Iside presente sulla bandiera del paese. In Cina è considerato un oggetto beneaugurante perché il corpo sinuoso dei serpenti sacri di Nagendra che scacciarono il demonio era molto simile per forma.
Nel Medioevo, siccome la polvere di ferro era utilizzata per allontanare il malocchio e le malattie, anche il ferro del cavallo trovato per caso fungeva da amuleto. Nella cultura paleocristiana era considerato un amuleto perché la sua forma ricordava la lettera C di Gesù Cristo. Approfondiamo altre leggende e usi del ferro di cavallo.
Il Ferro di Cavallo e la leggenda dell’arcivescovo di Canterbury
Un’altra storia popolare molto diffusa e suggestiva sull’effetto benefico del ferro di cavallo è la leggenda dell’arcivescovo di Canterbury risalente all’anno 1000. Costui, prima di divenire un notissimo uomo di Dio era un fabbro, e un giorno sotto mentite spoglie un uomo chiese di ferrargli lo zoccolo del cavallo del Diavolo. Ma il futuro arcivescovo di Canterbury lo riconobbe e dopo averlo incatenato, inchiodò il ferro allo zoccolo del piede del diavolo stesso, provocandogli grandissimo dolore. Il demonio per farsi liberare disse che non sarebbe mai entrato nelle case che esponevano l’amuleto appeso all’esterno.
Come deve essere appeso quindi quest’oggetto beneaugurante per sortire l’effetto benefico degli antichi? Il ferro di cavallo va appeso all’esterno dell’abitazione e con le punte rivolte verso l’alto, altrimenti la fortuna scivola via negli inferi.
Anche se sai come deve essere appeso per portarti fortuna è bene dirti che, secondo alcune credenze, l’effetto beneaugurante da amuleto è connesso solo al proprietario e non alla persona che lo trova e lo mette appeso all’esterno sulla porta.
La ferratura e le leggende del ferro trovato per caso
Un altro motivo per cui si dice che il ferro di cavallo trovato per caso con le punte rivolte verso l’alto per strada sia un oggetto beneaugurante è perché era d’oro. In antichità molti nobili facevano ferrare i loro miglior cavalli con l’oro e quindi quando capitava che il cavallo ne perdesse uno chi lo ritrovava sì che era fortunato!
Ma chi si occupa ancora oggi della ferratura? Una figura molto importante per la salute del cavallo è il maniscalco. È lui che si prende cura degli zoccoli del cavallo che senza ferro si consumerebbero al punto da non farlo più camminare. Lo zoccolo del cavallo è in continua crescita, come le sue unghie. Per questo motivo il ferro deve essere cambiato ogni 9-12 mesi e spesso viene conservato appeso all’esterno delle stalle con le punte rivolte verso l’alto, come espressione di salute dei propri cavalli e status di agio.
I ferri di cavallo in antichità venivano forgiati dal maniscalco anche abile nella produzione alla pari di un fabbro. Oggi sono disponibili in commercio in una vasta gamma di forme e misure e l’artigianalità del ferro di cavallo su misura è sparita. Il maniscalco usa la forgia solo per effettuare le piccole modifiche per migliorare la postura del cavallo (difetti di appiombo ed equilibrio).
Se ti stai chiedendo se il cavallo provi dolore nella ferratura eseguita dal maniscalco ti possiamo rassicurare. Mentre l’interno dello zoccolo è irrorato dai vasi sanguigni, la parte più esterna non è vascolarizzata e quindi i chiodi possono penetrare senza arrecargli dolore ma solo fastidio.