Equitazione: i cavalli per la monta americana
Le razze di cavallo della monta americana nel tempo
La storia del cavallo in America è relativamente recente, si sviluppa negli ultimi quattro secoli e gran parte delle razze di cavallo impiegate discende dai conquistadores spagnoli. I coloni, giunti nel nuovo mondo nella vasta area delle grandi pianure, affascinarono subito le tribù indiane locali cavalcando questi animali possenti, dallo sguardo mansueto e intuitivo.
Con il passar del tempo nacquero numerose razze miste o nostrane quali il: Quarter Horse, il Paint Horse, l’Appaloosa e il Mustang usati con finimenti e selle differenti da quelli europei impiegati per la monta inglese nel salto ad ostacoli e nel concorso completo.
Approfondiremo cosa differenzia la monta americana western da quella inglese e le diverse caratteristiche delle razze di cavallo USA.
Quarter Horse: i più antichi cavalli usati per la monta americana western
I cavalli utilizzati per la monta western sono numerosi e molto differenti fra loro. Tutti però accomunati dall’impiego della sella americana. La differenza rispetto a quella inglese sta nel fatto che sia più pesante e confortevole, perché pensata per essere montata per tante ore dai cowboy. Una sella che presenta un pomolo anteriore per legarvi il bestiame del ranch e oggi usata per l’appoggio.
La monta americana conferisce al cavallo maggiore libertà di movimento, delle redini molto larghe per far sì che possa brucare ed essere indirizzato con una sola mano e un morso senza chiudibocca, detto hack-more, che permette all’animale di brucare.
Tra i primi cavalli impiegati per la monta americana western ricordiamo il potente Quarter Horse. Questo cavallo, il primo completamente di origini americane, fu allevato in Virginia a partire dal XVII secolo e usato con la sella western per il lavoro nei campi. La sua velocità e la sua abilità innata lo resero subito perfetto sia per il lavoro col bestiame che per le gare brevi, da qui il nome Quarter Horse “cavallo per un quarto di miglio (402 m)”.
Dagli allevatori venne definito subito un cavallo dalla good mind, ovvero dalla grande intelligenza, empatico, in grado di capire subito le nuove nozioni, di buon carattere e affidabile. Sin dalla prima volta in cui venne impiegato i coloni si accorsero che era imbattibile nelle brevi distanze, che aveva il “cow sense” ed era in grado di controllare il bestiame anche senza gli ordini dei fattori riuscendo ad isolare un capo dal resto del branco con facilità.
Il Quarter Horse fu creato innestando gli incroci di cavalli Arabi e Berberi con il purosangue inglese (la razza più veloce del mondo) il che diede luogo a un cavallo robusto ma scattante, con una grossa mandibola e piccole e sensibili orecchie. Un cavallo dal petto largo e scolpito, il cui posteriore è muscoloso e con l’attaccatura della coda bassa, che ha gli stinchi e i tendini lunghi e forti.
Il quarter Horse è tra le razze di cavalli usate per la monta americana più amate in assoluto, è il protagonista di tutte le diverse discipline western. Se la monta inglese è impiegata soprattutto per il concorso completo, il dressage, il salto ad ostacoli, quella americana è usata per: il reining, il barrel racing, il team Penning, il working cow, il roping.
I cavalli della monta americana: Appaloosa, Mustang, Paint Horse
Tra i cavalli impiegati per la monta americana western vi è l’Appaloosa. Un nome particolare che identifica la sua provenienza: le tribù indiane del Nez-Percè o Palouse. Si tratta di una zona in cui vi erano praterie e fiumi vicino Washington e l’Idaho.
La caratteristica di questa razza di cavallo è lo splendido manto pomellato che può essere di diversi tipi:
- Leopard in cui il manto è su sfondo bianco con macchie scure;
- Il blanket in cui le macchie scure su manto bianco sono nella zona cosce e schiena;
- Il roano un cavallo dal manto scuro con lieve mescolanza di peli bianchi sparsi.
Spesso utilizzati per lo sport di equitazione di gruppo come il team Penning sono da citare i cavalli Mustang. La nomenclatura deriva dalla parola spagnola mesteño che vuol dire “senza padrone e indomito”.
Secondo le varie leggende questa razza fu tra i primi cavalli importati dai coloni negli USA che fuggirono adattandosi all’ambiente e divenendo molto resistenti. Oggi sono una specie protetta dalla legge americana, vivono in branchi di circa 12 equini, e solo alcuni si fanno montare per i rodeo.
Un’altra famosa razza di cavallo americana è il Paint Horse: il nome probabilmente deriva da pintado che in spagnolo significa “dipinto”. Un cavallo di origini europee con l’affascinante mantello pezzato. Gli indiani d’America, in particolare i Comanche, li impiegavano per mimetizzarsi nell’ambiente durante le guerriglie.
Esistono altre razze di cavallo usate per la monta americana tra cui: il Palomino, il Missouri Foxtrotter, e il Tennessee Walking Horse.
Il Palomino, più un colore che una razza per alcuni, è un tipo di cavallo americano a sangue caldo molto usato per il barrel racing (le gare western tra i barili), e fu importato dagli spagnoli nel XV secolo.
Il Tennessee Walking Horse è una razza selezionata nel XVIII e il XIX dai proprietari terrieri degli USA del sud per girare nelle piantagioni agevolmente. Il movimento del cavallo, con andatura morbida e comoda, era perfetto. Oggi è usato, oltre che per le passeggiate in famiglia, come cavallo da competizione perché ha le zampe forti e la schiena corta e scattante.