Quanto beve un cavallo al giorno? L'importanza dell’idratazione equina

Acqua e salute del cavallo: quanta ne serve davvero, come riconoscere i segni di disidratazione e quali strategie adottare per garantirgli il giusto apporto idrico ogni giorno.

Quanto beve un cavallo al giorno? L'importanza dell’idratazione equina

Quando si parla di nutrizione e benessere del cavallo, l’idratazione è un elemento imprescindibile. L’acqua costituisce circa il 60-70% del peso corporeo di un cavallo e svolge numerose funzioni vitali: supporta la digestione, regola la temperatura corporea, favorisce l’eliminazione delle tossine, lubrifica le articolazioni e incide direttamente sulle performance sportive.

Anche una disidratazione lieve (2%) può compromettere il rendimento in allenamento o in gara, influenzare negativamente la digestione e, nei casi peggiori, provocare coliche e stipsi.

Quanta acqua beve un cavallo al giorno?

Iniziamo dalle informazioni più utili. In media, un cavallo adulto consuma tra i 25 e i 50 litri di acqua al giorno, ma il fabbisogno idrico può aumentare notevolmente in base a:

  • temperatura esterna (più fa caldo, più acqua serve);
  • tipo e intensità del lavoro;
  • età e stato fisiologico (per esempio le fattrici in lattazione hanno bisogno di un maggior apporto di acqua);
  • dieta (più secca e proteica è, maggiore sarà la sete);
  • stato di salute generale.

Fabbisogno idrico medio per categoria:

  • Cavallo adulto a riposo: 25-30 litri/giorno
  • Cavallo sportivo o in lavoro intenso: fino a 50-60 litri/giorno
  • Fattrice in lattazione: fino a 70 litri/giorno
  • Cavalli anziani o malati: più soggetti a disidratazione, richiedono monitoraggio costante.

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Perché i cavalli non bevono? Cause e soluzioni

A volte può sembrare che il cavallo abbia acqua a disposizione ma non la beva. Le cause possono essere molteplici:

1. Qualità dell’acqua

  • Odori o sapori sgradevoli (cloro, ruggine, contaminanti) possono rendere l’acqua poco appetibile.
  • Acqua stagnante o sporca viene spesso rifiutata.
  • Cambi di acqua in viaggio o competizione possono inibire il consumo.

Soluzione: fornire sempre acqua fresca, pulita e di qualità costante, possibilmente a temperatura ambiente. Nei viaggi, portare acqua da casa o usare aromi naturali (come una goccia di succo di mela) per mascherare il sapore.

2. Problemi comportamentali o stress

  • Trasferimenti, cambi di ambiente, nuovi compagni o rumori possono causare stress che riduce l’assunzione di acqua.
  • Alcuni cavalli, per abitudine o paura, non si avvicinano a certi tipi di abbeveratoi.

Soluzione: osservare i comportamenti del cavallo e, se necessario, utilizzare metodi alternativi (secchi a parte, abbeveratoi temporanei, o fonti familiari).

3. Dolore o patologie

  • Problemi dentali o infiammazioni alla bocca possono scoraggiare il cavallo dal bere.
  • Febbre, infezioni o dolori addominali riducono l’interesse per acqua e cibo.

 

Soluzione: controlli veterinari regolari, con particolare attenzione all’apparato orale e digestivo.

Come riconoscere i segnali di disidratazione nel cavallo

Segnali iniziali (disidratazione lieve, 2- 4%) sono:

  • gengive secche, pallide o con lento ritorno al colore;
  • ridotta elasticità cutanea;
  • letargia, stanchezza precoce;
  • feci secche e dure.

Segnali avanzati (disidratazione moderata-grave, oltre il 6-8%) sono invece:

  • occhi infossati, narici asciutte;
  • addome retratto;
  • diminuzione della produzione di urina;
  • frequenza cardiaca aumentata (>40 bpm a riposo)

 

Esistono dei test semplici che si possono eseguire in scuderia per verificare lo stato di idratazione del proprio cavallo. Per esempio si può fare quello del tempo di riempimento capillare che consiste nel premere le gengive con il pollice, che devono tornare rosate in 1-2 secondi. In alternativa si può provare con il test del pizzicotto cutaneo: basta pizzicare lievemente la palpebra o la pelle del collo che deve tornare alla posizione iniziale rapidamente.

Fattori che influenzano il consumo d’acqua

Il primo e più importante è l’alimentazione. Il fieno che è povero di umidità, aumenta il fabbisogno idrico, mentre l’erba fresca, che è ricca di acqua, riduce il bisogno di abbeverata. Infine, le diete iperproteiche richiedono più acqua per lo smaltimento dell’azoto.

A incidere è ovviamente anche il clima, il caldo eccessivo e l’umidità aumentano le perdite di liquidi attraverso la sudorazione, soprattutto nei cavalli sportivi. Un cavallo che fa molta attività fisica può perdere anche 10-15 litri di sudore in un’ora di allenamento intenso.

A incidere sono anche età e stato fisiologico. I puledri e i cavalli anziani sono più vulnerabili, mentre le fattrici allattanti devono produrre latte e quindi richiedono una quota idrica più elevata.

Strategie per incentivare il cavallo a bere

Ecco alcune strategie pratiche per garantire un buon livello di idratazione:
  • fornire acqua pulita e fresca sempre disponibile;
  • aggiungere sale (cloruro di sodio) al fieno o alla razione per stimolare la sete;
  • usare mangimi complementari specifici nei periodi di lavoro intenso o clima caldo come Mash, il pastone precotto Porrini con crusca a foglia larga contenete olii, lieviti ed elettroliti a lento rilascio di potassio da offrire come bevanda o rinfrescante naturale.
  • utilizzare aromi naturali per migliorare la palatabilità dell’acqua (succo di mela, camomilla);
  • monitorare quotidianamente l’assunzione d’acqua e tenere un registro nei cavalli più sensibili.

Tipologie di abbeveratoi: quale scegliere?

L’efficienza dell’abbeverata dipende anche dal sistema scelto:
  • abbeveratoi automatici: garantiscono disponibilità continua, ma devono avere pressione e portata adeguata;
  • secchi o vasche: ideali in situazioni temporanee, richiedono pulizia giornaliera;
  • sistemi antigelo: fondamentali in inverno per evitare il congelamento dell’acqua.
Attenzione: in alcune scuderie, le beverine agli estremi delle tubature possono avere bassa pressione e non invogliare il cavallo a bere a sufficienza.

Conclusione

L’acqua è il primo “nutriente” di cui un cavallo ha bisogno, e la sua gestione deve essere considerata alla stregua della dieta. Non basta che l’acqua sia disponibile: deve essere fresca, accessibile e appetibile. Monitorare quanto il nostro cavallo beve, riconoscere i segnali di disidratazione e intervenire tempestivamente con strategie mirate è responsabilità di ogni proprietario attento. Come per l’alimentazione, anche l’acqua deve essere una priorità, solo così possiamo prevenire problemi di salute anche gravi, garantendo al cavallo energia, salute e benessere a lungo termine.

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