Perché il ferro di cavallo porta fortuna?
Oggi parleremo delle straordinarie caratteristiche e capacità psicofisiche del cavallo purosangue.
Per i purosangue come ad esempio quello arabo i caratteri morfologici sono codificati nel cervello e coordinano l’equilibrio, il movimento e la locomozione in modo sensazionale.
Non tutti i cavalli sono nati per essere protagonisti della corsa a galoppo, ma alcuni esemplari come il purosangue inglese e americano hanno nel loro peso, nella muscolatura e nel temperamento tutte le carte in regola per eccellere nell’attività motoria. Altre razze di cavallo sono più placide e in grado di trainare grossi pesi senza soffrirne. La cosa interessante nei caratteri morfologici di un cavallo è che vanno studiati con attenzione e a fondo: non è detto che una razza più grossa sia anche la più potente. È il caso di citare il pony Shetland, piccolo e dagli arti corti, che riesce a trainare ben 20 volte il suo peso, cosa che non è semplice per un qualsiasi cavallo sportivo. Vediamo insieme quali sono le peculiarità delle differenti razze di purosangue.
I caratteri morfologici del purosangue arabo
Il purosangue arabo è la presenza più antica nei registri di razza dei cavalli. Per manifestare a pieno il suo primato di bellezza e resistenza c’è voluto del tempo ma ancora oggi, come centinaia di anni fa, viene impiegato tantissimo per migliorare le razze.
Gli Europei iniziarono ad importare regolarmente dall’Arabia i migliori stalloni con cui incrociare le razze nostrane. Si trattava di esemplari per lo più che possedevano il manto grigio, o baio e sauro.
Nel purosangue inglese scorre il corredo cromosomico del purosangue arabo. Oggi il famoso purosangue inglese è molto utilizzato per le gare di corsa al galoppo ed endurance. Gli inglesi nel ‘700 accrebbero la quantità di cavalli di razza pura facendo uso degli stalloni come Byerly Turk (turchi), Godolphin Arabian (berbero), Darley Arabian (arabi).
Oggi possiamo dire che non esiste purosangue sulle piste nel mondo nelle cui vene non scorra il 95% di sangue antico e arabo.
Quali sono quindi i suoi caratteri morfologici?
- L’altezza oscilla da 1,45 a 1,55 mt ma esistono cavalli più piccoli e più slanciati;
- Il pelo è corto, morbido e soffice
- Il profilo è camuso e la testa è corta
- Il mantello baio, sauro, grigio
- Gli occhi sono grandissimi ed espressivi
- Orecchie appuntite sottili e mobili
- La schiena è sempre molto larga e corta
- Ha un’ampiezza toracica vasta (segno distintivo della sua forza esplosiva)
Con queste caratteristiche psicofisiche il cavallo purosangue arabo differisce dagli altri per la compattezza fisica, la resistenza alla sete e alle fatiche.
Le caratteristiche del purosangue inglese e del purosangue americano
Il purosangue inglese è una razza a sangue caldo che ha avuto origine grazie all’unione tra il cavallo berbero e il purosangue arabo. Nel 1700 la passione della nobiltà e del re Carlo II per le corse al galoppo fece diffondere l’esemplare a macchia d’olio.
Presenta un’altezza di circa 1,60 mt e il mantello monocromatico o baio, sauro o morello.
Il pelo è sempre lucido spesso con piccoli segni bianchi. Il suo aspetto è molto elegante grazie alla testa piccola e le gambe lunghe e agili, le sue performance richiedono un’ alimentazione adatta alle prestazioni elevate e di forza esplosiva.
Tra i cavalli portati nel nuovo continente dagli europei colonizzatori vi furono quelli di origine spagnola e quelli di razza inglese. Questi ultimi diedero origine a loro volta al purosangue americano.
Si tratta di un cavallo utilizzato in un primo momento per lavorare col bestiame e poi per la corsa al galoppo e gli show da sella e carrozza.
Per le corse al galoppo si usa soprattutto un purosangue americano di “linea inglese” detto Standardbred caratterizzato da un treno posteriore particolarmente sviluppato. Vi è poi il Criollo dell’America Latina che è annoverabile tra le razze più resistenti al mondo. Oggi questo cavallo usato dai gauchos (i cowboy argentini) è stato incrociato con i purosangue per dare vita ai celeberrimi pony da polo argentini.